domenica 30 maggio 2010

Internet: free or not?

Uno dei maggiori tarli di internet riguarda la fruizione delle informazioni. Ci si chiede se sia giusto che in rete tutto o quasi tutto ci venga presentato in forma gratuita oppure no. Di sicuro il web è per definizione "free", una rete messa a disposizione di tutti per facilitare la comunicazione ed il trasporto delle informazioni attraverso i vari sistemi di comunicazione.

La questione si è accentuata negli ultimi anni di pari passo alla crisi economica, col crollo dei cavi diffusionali che ha portato ad un forte aumento dei debiti e quindi a dei bilanci negativi. Di conseguenza si è pensato che la via migliore per fronteggiare il disagio sia quella di far pagare le notizie sul web. I giornali online tradizionali sono gratuiti, eccetto alcuni che presentano delle sezioni a pagamento, ma le cose potrebbero evolversi in maniera differente e sicuramente ciò avverrà. Possono fungere da esempio a queste rivoluzioni i device tecnologici non classici (I-pad, Smart-phone) con alcuni contenuti a pagamento.

All'estero la situazione è leggermente diversa, c'è un altro tipo di giornalismo e le evoluzioni di nuovi supporti tecnologici e di intelligenti idee trasferibili in rete sono all'ordine della quotidianeità. Basti pensare all'evoluzione avvenuta nel settore librario con l'introduzione dell'e-book - libro elettronico.

Il problema del calo delle vendite dei giornali tradizionali (soprattutto in Italia) lo si attribuisce principalmente ad internet. I costi per realizzare un giornale oppure un libro risultano troppo alti, tutto ciò che è fisico o cartaceo paragonato al web inevitabilmente va in crisi. In rete solo una parte dei contenuti vien fatta pagare ma per tutto il resto si è ancora molto lontani.

Ci sono due correnti di pensiero a proposito: i filosofi del web ritengono giusta la gratuità delle web news al contrario dei professionisti del settore, coloro che diffondono l'informazione, che non la pensano nello stesso modo.

Una maggior percentuale di colpa va attribuita agli editori, troppo generosi col web. L'esplosione di internet aveva creato una corsa al massacro, tutti volevano arrivare prima per assicurarsi un posto nella rete; l'evento era stato percepito in maniera non buona. L'edizione cartacea va a finire direttamente sul web e in quest'ultimo vi si aggiungono anche degli aggiornamenti.

Il tempo ci dirà chi la spunterà ma credo sia giusto porre dei limiti alla rete per cercare di non farci inghiottire completamente.

(Argomento affrontato durante la lezione del 14/05)

sabato 8 maggio 2010

Scambio di "cattedra" tra professori


Cari colleghi, ieri 07/05/2010 la lezione di Informatica applicata al giornalismo è stata svolta dal professor Paolo Ferrandi che ci ha mostrato una carrellata di siti web esteri partendo dal corrispettivo della BBC fino ad arrivare ad un sito di informazione belga: lesoir.be (giusto per citarne uno!).
E' proprio dalla homepage della BBC che il prof. ha iniziato ad introdurre il primo dei diversi argomenti trattati: quello della differenza tra il web ed il giornale cartaceo. L'esempio preso in considerazione è stato quello delle elezioni politiche svoltesi in Gran Bretagna che vedevano in lista come candidati Premier: Gordon Brown, David Cameron e Nick Clegg; questo è l'esempio più chiaro e lampante che evidenzia in maniera esagerata il netto distacco che caratterizza questi due mondi troppo differenti tra loro.
Il problema dei giornali cartacei è che non riescono a stare al passo coi tempi rispetto a quelli online, e l'esempio delle elezioni lo dimostra! Online troviamo l' ELECTION LIVE che aggiorna minuto per minuto le percentuali di voto dei candidati, cosa impossibile per il vecchio giornale. Si riescono a seguire tutte le notizie man mano che accadono perchè il sito viene aggiornato continuamente; si noti il cambiamento di homepage col trasformasi dell'evento preso in questione.
Per quanto riguarda il sito stesso della BBC c'è da aggiungere che risulta ben fatto e che in campo politico la sua posizione è abbastanza neutrale; The Guardian invece, dà qualche news in più e rispetto al sito precedente è politicamente più schierato come anche: Times online, The Indipendent, The Daily Telegraph.

Qual è la differenza, se c'è, tra i giornali online italiani e quelli esteri?
Lo sviluppo tecnologico è stato impetuoso e tendenzialmente le innovazioni da esso apportate partono da posizioni marginali fino ad arrivare ad una posizione centrale nell'utilizzo della rete.
Le testate giornalistiche più blasonate, in Italia arrivano tardi sulla rete ma hanno comunque fatto un tentativo per entrarvi. Inizialmente, si è cercato di riproporre il giornale cartaceo sul web, quindi ci si trovava di fronte ad una serie di link che riportavano allo stesso articolo apparso sul cartaceo.
Successivamente in Italia i Quotidiani hanno provato ad investire qualcosina in questo nuovo settore ma forse non abbastanza; i giornali online hanno dei ritmi stressanti, un lavoro continuo e il risultato il più delle volte non è da ritenersi notevole, la qualità rispetto all'informazione web estera è poca. Inoltre il modello di business scelto dai nostri Quotidiani è quello dell' ADVERTISING, per questo il numero dei "click" è fondamentale, si parla di BOXINO MORBOSO, il contenitore delle notizie più cliccate.
Tra gli USA e l'Italia la difformità si presenta nelle redazioni. Negli Stati Uniti non c'è divisione tra la redazione online e quella che organizza il cartaceo.


giovedì 6 maggio 2010

Statistiche sui giornali online

Sito di riferimento per controllare giorno per giorno i giornali online più cliccati: http://www.audiweb.it/. Attraverso Audiweb si ha un resoconto della distribuzione dei dati sulle audience online, fornisce informazioni di carattere quantitativo e qualitativo grazie all'utilizzo di adeguati strumenti di rilevazione.
Si prenderanno sempre in considerazione i dati delativi: "La Repubblica" ed "Il Corriere della Sera" del 05/05/2010.
La Repubblica.it
Browser unici 1.893.539
Pagine viste 28.905.167
Visite 3.306.127
Tempo medio per pagina (min.) 01:36
Durata visita (min.) 13:59
Sistema di misurazione: SITE CENSUS
Il corriere della sera.it
Browser unici 1.679.690
Pagine viste 15.693.324
Visite 2.769.975
Tempo medio per pagina (min.) 02:02
Durata visita (min.) 11:31
Sistema di misurazione: SITE CENSUS

La diffusione dei giornali

Quando si parla di: "Diffusione della stampa" ci si riferisce al numero di copie vendute, alle tirature. I dati relativi a ciò si possono trovare sul sito dell' ADS- Accertamenti Diffusione Stampa (http://www.adsnotizie.it/); cos'è l'ADS? Questa è una libera associazione che rende possibile le certificazioni dei dati di diffusione e della tiratura della stampa quotidiana e periodica in Italia. La creazione di questa associazione è avvenuta nel 1975 grazie al contributo di più associazioni quali:
  • UPA, Utenti Pubblicità Associati;
  • FIEG, Federazione Italiana Editori Giornali;
  • FEDERPRO, Federazione Professionale della Pubblicità;
  • FIP, Federazione Italiana Pubblicità.

Gli accertamenti effettuati da ADS consistono nel controllo dei dati dichiarati dagli Editori che ovviamente hanno aderito a questa associazione. Vengono effettuati due tipi di accertamenti: uno esterno, e uno interno. Il primo si svolge presso i rivenditori, gli abbonati mentre il secondo avviene direttamente presso l'Editore, o presso il suo Distributore Unico Nazionale. Il tutto svolto a norma di legge.

Si prenderanno in esame le verifiche riguardanti le due maggiori testate nazionali italiane: "La Repubblica" ed "Il corriere della Sera" dell'anno 2008.

La Repubblica

Tiratura media 710.716

Diffusione media (Italia più Estero) 556.325

Resa Italia-Estero 154.161

Totale Vendita 502.601

Abbonamenti pagati 16.254

Totale pagata (vendita più abbonamenti) 518.855

Vendite in blocco 4

Abbonamenti gratuiti 26

Omaggi 3.445

Totale gratuita 3.471

Diffusione media estero (pag., grat.) 33.995

Il Corriere della Sera

Tiratura media 780.412

Diffusione media (Italia più Estero) 619.980

Resa Italia-Estero 159.040

Totale vendita 543.916

Abbonamenti pagati 22.972

Totale pagata (vendita più abbonamenti) 566.888

Vendite in blocco 1.000

Abbonamenti gratuiti 1.536

Omaggi 8364

Totale gratuita 9.900

Diffusione media Estero (pag., grat.) 42.192

Web o Cartaceo?



Tutti abbiamo detto la nostra, grazie all'ausilio del web, sui cambiamenti effettuati a La Repubblica.it, ma grazie al professor Alfonso si è appreso ancora di più la motivazione di tale miglioria al sito appena citato. L'argomento della lezione ruota attorno alle differenze tra la versione online e quella cartacea. Le versioni online riducono maggiormente la vendita dei quotidiani? Perchè si dovrebbe prediligere una versione all'altra e viceversa?
Il dato certo è che la versione online non è atta a penalizzare quella cartacea, tutto ciò non avrebbe senso, ma c'è la necessità di aumentare il numero dei visitatori attraverso dei cambiamenti senza andare ad incidere sulle vendite in edicola. L'avanzare dei giornali online è da attribuire ad una serie di eventi, come la crisi economica che ha colpito il settore editoriale, con la conseguenza della riduzione del cartaceo e contemporaneamente la fruizione delle copie gratuite.
La risposta alla seconda domanda evidenzia le differenze sostanziali che separano il web dal cartaceo; il primo senza dubbio offre una vastità di vantaggi incomparabili, per questo si utilizzano termini chiave come: MULTIMEDIALITA' e CROSSMEDIALITA'.
La MULTIMEDIALITA' che permette di utilizzare mezzi di comunicazione differenti: immagini, video, testi, musiche.
La CROSSMEDIALITA' è invece, una proprietà dei media stessi che vengono distribuiti su piattaforme tecnologiche che utilizzano formati differenti (smart-phone, I-pad, I-phone ecc.). Risulta ovvio che sul cartaceo non possiamo parlare di queste due realtà, non potrà mai possederle.
La differenza sostanziale sta nel fatto che sul web non possiamo parlare di "professione giornalistica", qui circolano le notizie di agenzie a volte accompagnate da un commento oppure dalla cronaca in diretta; il numero dei professionisti è ancora molto basso rispetto al tanto caro quotidiano stampato.