Cos'è la comunicazione politica?
Dopo aver visto i parametri generali della comunicazione istituzionale pubblica e privata e di quella di prodotto, il professor Alfonso ha introdotto quella politica.
Questa comunicazione si può dire che è la rappresentanza della polis perchè costituisce un modello di applicazione davvero attuale, studiato e approfondito e soprattutto molto letto con alle spalle una tecnica precisa. La comunicazione politica si pone da spartiacque fra la comunicazione istituzionale e la comunicazione di prodotto; essa rappresenta una possibilità professionale perchè è inserita in un ambiente di montaggio, di analisi e di sondaggi, tutto ciò che garantisce l'interattività.
Questa tipologia di comunicazione è molto difficile perchè ha bisogno di intermediari a differenza della comunicazione di prodotto che ad esempio è emozionale. La comunicazione politica è alla ricerca di un risultato che è il CONSENSO, e può realizzarsi in svariati modi: rifuggiandosi ad uno slogan ad effetto.
La comunicazione politica avviene attraverso un leader, le sue caratteristiche devono essere molteplici come: il saper parlare, scrivere, informarsi, convincere, insomma deve essere in grado di persuadere, emozionare, deve possedere il dono della simpatia, egli deve saper racchiudere tutte queste particolarità in una buona comunicazione.
Lo step iniziale è quello del fiuto politico che non è altro che una forma di interpretazione per raggiungere il consenso; l'iter inizialmente deve essere uguale per tutti.
Il mondo del giornalismo e quello politico alla fine si intrecciano; quando si parla di comunicazione politica si prendono spesso dei modelli che fungono da punti di riferimento.
Un esempio rilevante è quello relativo alla comunicazione politica svolta dall'attuale Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Il suo sistema comunicativo risulta ripetitivo nei modi di fare; il sistema che gli sta attorno è lo stesso delle precedenti cariche presidenziali, ma per essere dei veri leader bisogna rinnovare la comunicazione, si avverte la necessità di ascoltare qualcosa di diverso per non cadere nella ripetitività.
L'organizzazione americana è molto più complessa, ma al tempo stesso decisamente lineare perchè offre una serie di opportunità lavorative, dato che possiede un modello di comunicazione forgiatosi attorno a ciò. Tutte queste attività sono strettamente collegate alla parola, che è ciò che fa scaturire la comunicazione; proprio in questo contesto la tecnologia gioca un ruolo dominante.
Le elezioni presidenziali americane vinte grazie all'apporto di internet erano state già vinte da George Bush. Nella comunicazione politica non conta tanto l'icona del leader quanto l'organizzazione alle sue spalle.
L'attività comunicativa viene svolta dai consiglieri, dai comunicatori, dagli attivisti, dagli analisti, dai tecnici informatici. Tutti loro per vincere devono avere la capacità di demolire l'avversario attraverso l'informazione; devono studiare l'antagonista nei minimi dettagli e soprattutto saper sfruttare le risorse offerte dalla rete per poter viaggiare nei documenti del concorrente. Negli Stati Uniti, ad esempio, si può essere scorretti e perfidi quanto si vuole, ma tutto ciò deve avvenire sempre nei limiti della legge per ragioni etiche.
In America, Obama ha sfruttato al meglio la sua squadra, ha assunto dei capaci tecnici informatici come l'ex general manager di Google. In Italia, invece mancano i tecnici, questo non è un campo aggiornato. Altri esempi europei riguardano la Francia e la Gran Bretagna, nel primo esempio il Presidente Sarkozy ha decisamente sfruttato male le tecnologie a sua disposione, mentre nel secondo esempio, al contrario il buon utilizzo di tali ha portato alla vittoria di Cameron.
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